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Cosa vedere a Craco città fantasma che troneggia sulle colline di un borgo abbandonato nel cuore della Basilicata.

Turisti da ogni parte d’Italia e del mondo chiedono di visitare il famoso sito in abbandono.

Un luogo sconvolgente e affascinante al tempo stesso. Scopriamolo!

Craco Basilicata

In Basilicata, a circa 50 chilometri di distanza da Matera, Craco si erge su una collina di tenera roccia biancastra.

Ti appare in tutta la sua affascinante desolazione tra le aride e degradanti fiancate dei calanchi.

Molto ricercato, tra l’altro, negli ultimi anni, come meta turistica, da visitatori italiani e stranieri.

Craco vecchia è un paese disabitato , ma davvero suggestivo proprio per tale motivo.

Set di moltissimi film italiani ed internazionali, visitando la zona, ti sembra di immergerti in una realtà senza tempo .

Siamo, infatti, in un area della Basilicata dimenticata dall’uomo .

città fantasma matera

Craco paese

Per accedere ai quartieri interni della città fantasma hai bisogno munirti di una carta d’ingresso.

Un lasciapassare rilasciato dall’amministrazione comunale tramite l’info-point del vecchio borgo, denominata appunto Craco-Card .

Lo trovi all’ingresso del paese sulla sinistra, dove c’è il vecchio monastero.

Risalendo dalle aride zone calanchive , ti  troverai di fronte ad un paesaggio unico e allo stesso tempo sconvolgente .

Una città interamente vuota.

Non è necessaria una mappa, può visitare il paese abbandonato tranquillamente.

Perdendoti tra le case e le vie di quello che somiglia sul serio al set di un film.

Abbiamo, inoltre, la facoltà di muoverci lungo i ruderi del centro abitato e percorrere gli itinerari che si innestano tra le colline di argilla .

Di essere abbracciati dalle valli che ci circondano, nel silenzio più recondito , che placa l’anima, e rallenta il tempo.

cosa vedere

Cosa Vedere a Craco paese fantasma

I turisti, per visitare Craco antica nell’area del crollo, devono necessariamente:

  • Essere accompagnati da una guida autorizzata ,
  • Firmare la liberatoria,
  • Ed indossare un elmetto protettivo ,
  • Senza guida potrai vedere il caratteristico paese morto solo dall’esterno del recinto.

Il sentiero è semplice da seguire, non ci sono grossi problemi di percorribilità, ed è facile da affrontare a tutte le età .

L’unico impedimento è per i portatori di handicap che necessitano dell’ausilio della carrozzina.

Ci sono, infatti, solo scale e stradine spesso disconnesse e accidentate .

paese fantasma

Visita al centro storico

La visita al centro storico di Craco vecchio dura all’incirca un’oretta, un’ora e mezza.

Durante la quale potrai conoscere:

  • le cause del cedimento ,
  • la vecchia cittadina abbandonata ,
  • la Chiesa Madre ,
  • la Torre Normanna ,
  • la Cinta muraria medievale,
  • gli Edifici Nobiliari ,
  • il Nucleo Urbano di una volta,
  • e gli elementi più significativi della storia e della cultura degli abitanti,
  • Monastero di San Pietro,
  • il MEC, Museo emozionale di Craco ,
  • la reliquie di San Vincenzo Martire .

come arrivare

Come arrivare a Craco

Per arrivare da Matera a visitare il meraviglioso borgo di Craco in Basilicata , potrai prender parte alle  visite guidate con trasferte nelle zone interne .

E’ possibile programmare insieme con la guida un tour visita a Craco in tutti i periodi dell’anno.

La regione Basilicata, difatti, offre dei paesaggi molto diversi e contrastanti.

Visitando la provincia di Matera infatti, ci accorgiamo di come i paesaggi cambiano nell’arco di pochi chilometri .

Cerca le informazioni turistiche in Basilicata .

storia

Le prime tracce di civiltà  crachese sono state scoperte nella zona intorno al VII secolo a.C. .

Probabilmente facente parte di popoli Greci spostati dal mare verso l’interno a causa della pestilenze.

Successivamente tutta l’area è stata interessata da un insediamento bizantino intorno al X secolo , il quale inizia a dare un forte impulso all’agricoltura della zona.

Il nome deriva probabilmente da  Graculum , cioè piccolo campo arato.

Ma potrebbe anche far riferimento a una specie di uccelli, le taccole, che svolazzano ripetutamente nell’area diroccata.

cornacchia

Origine del nome

Il verso del gracchiare , ricorda nella fonetica il suono della parola Craco , ossia “Grac Grac”, dal latino Corax, corvo o cornacchia , e sta ad indicare la loro antica presenza in loco.

La struttura urbana risale al 1150 – 1160, anni della dominazione Normanna .

Periodo in cui le abitazioni sono state erette raggruppandole intorno alla enorme torre quadrata .

affaccio fantastico

L’ Imperatore Federico II fa del borgo antico di Craco un importante centro militare .

fiumi basilicata

Craco Italia e Brigantaggio

La città, infatti, dominando la zona tra i due fiumi Cavone e Agri, consentiva gli avvistamenti dei nemici che potevano penetrare verso l’interno.

Nel 1276 la cittadella di Craco diviene sede delle Universitas.

E verso il 1400 la sua evoluzione urbana si sviluppa intorno a quattro importanti Palazzi: Palazzo Maronna , Palazzo Carbone, Palazzo Grossi e Palazzo Simonetti.

Nell’anno 1799 tra le varie ribellioni in Basilicata Craco fu teatro di scontri tra la nuova borghesia rurale , della Repubblica Partenopea e l’insostenibile sistema feudale.

Rivolta sedata col sangue a Palazzo Carbone.

Come molti paesi in Basilicata anche il comune di Craco è stato terra dove imperversava il Bringantaggio .

Da ricordare tra tutti i briganti il Cappuccino , ovvero Giuseppe Padovano.

Era un ex soldato borbonico così denominato poiché da piccolo aveva studiato nel monastero francescano.

evacuazione di craco

L’Evacuazione

Nel 1963 la vecchia Craco fu evacuata a causa di un’ enorme frana e la popolazione fu costretta ad insediarsi nella valle sottostante. Oggi l’attuale paesino viene chiamato Craco Peschiera .

A seguito dell’accaduto il caseggiato è rimasto intatto e spopolato come lo troviamo oggi, il paese fantasma della Basilicata .

Nel 2010 inoltre l’isolato villaggio di Craco è entrato nella lista del World Monuments Found , tra i monumenti da salvaguardare nel Pianeta.

Il turismo per questo piccolo gioiello lucano costituisce l’unica fonte di economia.

foto al tramonto

Craco Matera Basilicata: borgo da riscoprire

Oggi, di sicuro, è uno dei paesi fantasma più affascinanti che non puoi fare a meno di visitare!

>> Ticket:

ticket e biglietti craco

>> Numero di telefono :

  • Tel . 346 5140926

>> Guarda anche i film girati  a Craco

Scegli l’itinerario migliore, o un tour dei borghi lucani.

Scopri anche i dintorni , come la terra dei Calanchi e la città Araba di Tursi.

Video dall’alto di Craco mt

città fantasma matera

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Visitare Craco, la città fantasma in provincia di Matera

Il paese abbandonato dopo una frana è stato scelto come location cinematografica da molti registi. La sua visita regala grandi emozioni

Abbandonata nel 1963 dopo una disastrosa frana, la città fantasma di  Craco , in provincia di Matera, attira migliaia di turisti ogni anno. Negli ultimi due, però, nessuno ha potuto visitarla.

Molti di coloro che si spingono fino a Craco sono soprattutto cinefili: il paese fantasma, infatti, è stato scelto in passato come set cinematografico da numerosi registi. Ma il borgo abbandonato ha da sempre incuriosito per la sua storia e per la sua rinascita, almeno quella turistica.

Craco nel cinema

Primo fra tutti Francesco Rosi, che proprio qui girò alcune scene del film " Cristo si è fermato a Eboli " nel 1979, nel cui manifesto campeggia proprio l'immagine di Craco. I visitatori possono ammirare il panorama che si apre a valle del paese e riconoscere il luogo dove, nel film, si incontrano due personaggi, nel ruolo di confinati nella cittadina come il protagonista Gian Maria Volonté nei panni di Carlo Levi.

O l'antica torre normanna che, dai suoi 20 metri d'altezza, domina la valle, a oggi scalfita solamente da un fulmine ma, per il resto, perfettamente conservata nonostante frane e smottamenti del terreno.

craco-borgo-abbandonatot

Ma il fascino di questo luogo ha ispirato anche Mel Gibson, che vi ha ambientato il suicidio di Giuda, la scena clou del film " The Passion " del 2004. Craco non poteva non comparire, inoltre, in " Basilicata coast to coast ", il film del 2010 di Rocco Papaleo, nonché, come ogni paese fantasma che si rispetti, in un film horror americano, mai arrivato in Italia.

La storia del borgo fantasma

Le prime tracce di Craco sono legate ad alcune tombe risalenti all’VIII secolo a.C.. Così come altri centri abitati vicini, si ipotizza che possa aver offerto riparo ai coloni greci di Metaponto, trasferiti in collina forse per sfuggire alla malaria che imperversava in pianura. La prima testimonianza del nome risale al 1060, quando il territorio venne sottoposto all’autorità dell’arcivescovo Arnaldo di Tricarico, che lo chiamò Graculum ovvero "piccolo campo arato".

città fantasma matera

Il soprannome di “città fantasma” è legato a quanto accaduto negli Anni '60. Fu abbandonato a causa del progredire di una frana tra il 1959 e il 1972. Nei secoli precedenti si erano verificati anche dei terremoti. Non essendo più sicuro, la popolazione si trasferì a Craco Peschiera , mentre alcuni abitanti risiedono ancora oggi nel nuovo rione contiguo al centro storico.

Cosa vedere a Craco

Durante i due anni di pandemia, il borgo abbandonato di Craco è stato off limits, ma ora è tornato a essere accessibile ai turisti che possono addentrarsi nel "Parco museale scenografico" di Craco Vecchia. Se nel 2019 i visitatori erano stati circa 25mila, ora ne sono previsti almeno il doppio che possono essere accompagnati tra gli stretti vicoli del borgo, indossando un caschetto protettivo sulla testa, dai giovani volontari del posto.

città fantasma matera

L'interesse di tanti visitatori ha portato alla creazione del Museo Emozionale di Craco (MEC), allestito nell'antico monastero di San Pietro, che include una sala proiezioni e un archivio digitale storico, cinematografico e della memoria.

Oggi a Craco c'è anche un Atelier dell’arte e del cinema, sorto nell'ex scuola, dove è possibile prendere parte a laboratori d'arte, cinematografici, nonché degustare prodotti tipici del territorio . Vi è anche una foresteria di supporto per le attività artistiche creative.

craco-rovine

Quando visitare Craco

Il parco è aperto tutti i giorni dal 1° aprile al 31 ottobre, dalle 10 alle 18. Dal 1° novembre al 31 marzo, invece, può essere visitato solo nei fine settimana e nei giorni festivi, dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 15.

© Italiaonline S.p.A. 2023 Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l. P. IVA 03970540963

città fantasma matera

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Craco: Cosa vedere, dove mangiare e dove dormire nella città fantasma della Basilicata

Gayly Planet | 21 Aprile 2023

Craco: Cosa vedere, dove mangiare e dove dormire nella città fantasma della Basilicata

Craco vecchia è una città fantasma in provincia di Matera immersa fra i Calanchi della Basilicata e diventata famosa per la sua triste storia, ma anche per la bellezza del territorio dove si trova. Immerso nei calanchi della Basilicata , guidando in queste strade vedrai dei paesaggi incredibili che passano dal verde smeraldo degli alberi di agrumi al giallo ocra dell’argilla che qui ha creato nei millenni un territorio lunare e mistico.

Una volta arrivati a Craco capisci subito perché questa città fantasma ha affascinato tanti registi e scrittori, fra tutti Cristo si è fermato a Eboli di Levi e La Passione di Cristo di Mel Gibson. Le case qui sono aggrappate ferocemente alle rocce e il paesaggio assume un aspetto quasi surreale e mistico. Una via di mezzo fra le terre di Palestina e i paesaggi del Far West.

Se fino a pochi anni fa si poteva venire in autonomia a Craco per visitarla, fortunatamente adesso non è più possibile per poter preservare questo borgo dalla fragile bellezza. In gusta guida troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno per visitare al meglio Craco.

In questo articolo:

Perchè Craco è un paese fantasma?

Come visitare craco: organizzare la visita, orari e biglietti, dove di trova craco: come raggiungere la città fantasma, cosa visitare nei dintorni di craco, dove mangiare a craco, dove dormire a craco, cosa vedere a craco.

La visita a Craco non può essere realizzata in autonomia, ma si partecipa a delle visite guidate in sicurezza, sempre in questa guida potrai trovare a breve tutte le info per prenotare il tour e goderti la visita. Ti verranno dati un caschetto e un gilet per poter entrare nel sito dove case, chiese e piazze sono ferme nel tempo e quello che è rimasto è sicuramente un angolo di terra unico nel suo genere.

città fantasma matera

Di tutto il paese oggi è visitabile appena il 30%, ma non stiamo comunque parlando di un piccolo sito se pensiamo che la zona visitabile è l’antico centro storico di Craco. Altre zone del paese purtroppo sono scomparse, mentre strade e viottoli pericolanti sono per ora chiusi, ma ogni anno vengono messe in sicurezza sempre nuove zone.

A Craco avrai la possibilità di visitare questo borgo spettrale che è stato abbandonato da un giorno all’altro. In bilico tra la distruzione e il ricordo, potrai ammirare i vecchi palazzi nobiliari, chiese con cupole crollate e gli appartamenti dei cittadini che hanno dovuto addirittura lasciare culle e tavole apparecchiate per mettersi in salvo.

città fantasma matera

La conformazione del territorio di Craco ha fatto in modo che questo paese fosse interessato da frane già da tempo, la prima rintracciata nelle fonti risale al 1600. Ma nonostante le difficoltà del territorio, gli abitanti di Craco non abbandonarono mai il paese fino alla grossa frana del 1963.

Proprio in quell’anno venne realizzato un muro di contenimento in cemento armato, pensando che potesse proteggere la città da eventuali smottamenti, ma in realtà fu proprio la realizzazione di quel muro a creare il più grande disastro di Craco che portò alla distruzione della piazza principale e del suo intero quartiere.

Da quell’anno Craco iniziò a a svuotarsi e a diventare il paese deserto che conosciamo oggi. Solo un pastore rimase nel borgo, facendo pascolare il gregge tra le vie distrutte del paese.

città fantasma matera

Dopo anni in cui il parco scenografico di Craco è rimasto chiuso senza poter permettere ai visitatori di visitarlo, finalmente nel 2023 è stato riaperto, e sono riprese le visite con una guida sia al paese fantasma di Craco, per poter passeggiare tra le strade abbandonate del borgo, sia la visita al museo dedicato. L’ingresso va acquistato in anticipo online sul sito ufficiale .

  • Orari dall’1 aprile al 31 ottobre: tutti i giorni ore 9:00 – 18:00
  • Orari dall’1 novembre al 31 marzo: tutti i weekend e festivi, dal venerdì alla domenica ore 10:00 – 15:00
  • All’ingresso verrà fornito un caschetto
  • Indossare scarpe anti-scivolo

Craco si trova immerso nei calanchi, nel centro della Basilicata. Raggiungere Craco non è complicato, ma serve necessariamente la macchina perché il sito storico non è collegato con i mezzi pubblici. Inoltre Craco non è troppo distante da Matera, e per questo molte persone che alloggiano nella città dei Sassi vengono qui in giornata.

Craco può essere un ottimo punto di partenza per partire alla scoperta dei territori e più “selvaggi” della Basilicata. Alla scoperta dei Calanchi e dei suoi segreti.

  • Alla scoperta di Pisticci
  • Tursi e i quartieri arabi della Basilicata
  • Alla scoperta dei calanchi della Basilicata

Vicino Craco potrai trovare tantissimi agriturismi e ristoranti dove poter assaggiare i piatti della tradizione Lucana. Segnati questi indirizzi per un pranzo o una cena da leccarsi i baffi.

  • Agriturismo il Calanco : questo è il ristorante più consigliato in assoluto dove andare se si sta visitando Craco. Potrai trovare una ottima e autentica cucina Lucana. Il menu è fisso e consiste in un antipasto tipico lucano, ovvero una quindicina di assaggi dei migliori prodotti del territorio, nonché la parte migliore in assoluto di pranzare o cenare qui. A seguire c’è primo e secondo della casa o in alternativa, a cena, delle ottime pizze
  • Ristorante Pizzeria L’Incontro : questo ristorante si trova a Pisticci, la città più vicina a Craco e potrai assaggiare oltre a una pizza davvero ottima, anche piatti lucani gustosissimi e abbondanti. Ricordati di assaggiare assolutamente il peperone crusco della Basilicata

Nei dintorni di Craco c’è il bellissimo parco dei Calanchi e qui tra agriturismi immersi nella natura e B&B accoglienti nei borghi, potrai provare l’esperienza dell’accoglienza lucana e goderti questo territorio incredibile come pochi.

città fantasma matera

I migliori B&B vicino Craco in Basilicata

  • Torre Fiore Masseria : questa è una masseria tipica lucana in cui potrai trovare camere curatissime e uno stile raffinato oltre ai servizi offerti come la piscina, essenziale nei giorni caldi e un ottimo ristorane. Dormire qui è una vera e propria esperienza
  • Il Delfino : se stai cercando un posto dove sentirti a casa, l’appartamento Il Delfino è quello giusto. Qui troverai tutti i comfort di una casa e la comodità di un B&B accogliente e molto bello
  • Agriturismo Terranova : semplice e di cuore, questo è il posto giusto se si vuole stare immersi nella natura e provare ottimo cibo del posto

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Matera e Basilicata

  • Carulli, Remo (Autore)

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  • Guida completa su cosa vedere in Basilicata

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Dove dormire in Basilicata

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Eccellenze Meridionali

10 curiosità su Matera: leggende e tradizioni che non puoi perderti

Vincenzo Cocozza

Capitale europea della Cultura 2019, città dei Sassi, Patrimonio Nazionale dell'Unesco dal 1993, Matera è un centro di assoluto fascino . Tra i paesi abitati più antichi al mondo, per via della sua geografia, sono molte le suggestioni che offre. Passiamo in rassegna quelle più avvincenti.

Tra le prime da ricordare ci sono quelle relative alla patrona della città, la Madonna della Bruna . La sua festa cade il 2 luglio , giorno in cui si svolgono tre processioni . La prima è di mattina, durante la " processione dei pastori ", quando è il quadro della Vergine ad esser portato in giro per il paese. Segue quella della statua , guidata dalle autorità religiose e civili, con la scorta dei Cavalieri della Bruna, in direzione chiesa di Piccianello. Per ultima, si ha quella che riconduce l'effige all'interno del Duomo. Il trasporto avviene su di un carro , fatto in cartapesta che, al ritorno, è assalito dai fedeli, con lo scopo di portarsi un pezzo a casa, per devozione. A tal proposito, si parla di " strazzo ".

  • Il passaggio alla Vergine

Questa tradizione risale alla leggenda che racconta di una giovane in cerca di un passaggio . A condurla in città, fu un contadino, con il suo carro. Giunti alla chiesa di Piccianello , dopo aver detto: " Su un carro così addobbato, voglio entrare ogni anno nella mia città ", la ragazza diventò una statua .

  • Il carro è nostro

Un altro racconto vuole, invece, che lo "strazzo" risale alla necessità di salvare le immagini sacre . Infatti, in passato, i fedeli avrebbero distrutto il carro per evitare che potesse cadere nelle mani dei saraceni .

  • Morte al Tiranno

Versione opposta è quella in base alla quale, lo "strazzo", è dovuto alla volontà dei materani di costringere il loro signore, il Conte Giovancarlo Tramontano , a mantenere le promesse fatte al popolo. Originario di Sant'Anastasia, in provincia di Napoli, costui fu un desposta, ucciso in seguito ad una rivolta.

  • La processione dei morti

Altre due leggende sono collegate al 2 Novembre . In occasione del giorno dei morti, la prima vuole che le anime del Purgatorio scendano in processione dal cimitero comunale, sito in via IV Novembre, fino ai Sassi, portando con loro un cero acceso .

  • Fantasmi in giro per i Sassi

La seconda racconta dello spirito di un monaco che appare dove è scomparso qualcuno. Non si tratta, però, del solo fantasma che si può vedere nel centro storico del capoluogo dell'omonima provincia. Esistono anche testimonianze di ombre (" la malambr "), anime dei defunti che scoraggiano i vivi dal seguire i loro passi.

Matera

  • Il pane di Matera

In seguito all'invasione turca dell'Anatolia, inizia la dispersione di alcuni monaci eremiti , in giro per il mondo. Una delle loro principali esigenze era preparare il pane in onore di Dio. L'alimento doveva essere morbido e adatto al Re dei Re. Sulla base di un episodio relativo ai Re Magi , intenti a mangiare nella grotta di Betlemme, fu stabilita la necessità di preparare il pane nelle grotte. Tra i frati, alcuni giunsero nei dintorni di Matera, dove nelle caverne del posto, trovarono farina in quantità e riuscirono a prepararne di morbidissimo.

  • Il tesoro del Re

Le spelonche intorno la città non hanno ospitato solo chiese. Difatti, si narra che una di esse nasconde un favoloso tesoro , appartenuto a Re Barbarossa . Dopo aver distrutto una chiesa, il sovrano avrebbe seppellito la figlia con le sue ricchezze. I più hanno individuato questa grotta in quella dei " Pipistrelli " o in quella adiacente, la " Funeraria ". Spinti dalla curiosità e dalla possibilità di diventare ricchi, pastori, contadini e molti altri ancora hanno provato a recuperare la fortuna nascosta dal Re, ma fino ad ora nessuso è riuscita a trovarla.

  • Il Castello delle Monacelle

Nella frazione di La Martella , abitava una ragazza, orfana di madre e figlia di un padre violento. Un giorno, la giovane trovò l' anello nunziale della mamma e lo indossò. Ciò provocò la rabbia del papà, che, da quel momento, iniziò a cercare una nuova donna da sposare . Nessuna riusciva, però, ad indossare il gioiello. Fu così che l'uomo ebbe la malsana idea di sposare la sua erede. Di fronte a questa possibilità, la giovane chiese aiuto a Sant'Anna . Il sostegno arrivò nel giorno stesso del matrimonio, quando la Santa la condusse in salvo nella fortezza delle Monacelle, mentre il genitore veniva portato all'inferno dal diavolo in persona.

  • La poetessa fantasma

Lungo la valle del fiume Sinni, sorge il Castello di Valsinni . In questa fortificazione è possibile incrociare il fantasma di Isabella Morra , poetessa, vissuta tra il 1520 e il 1546. Figlia del Barone Giovanni Michele Morra , alleato dei Francesi in guerra con gli Spagnoli per il controllo del Sud Italia, fu costretta a seguire il padre in esilio. La sua vita fu allietata dal canonico Torquato , tramite tra lei e il suo amato , il cavaliere spagnolo Diego Sandoval de Castro , nemico della sua famiglia . Per questa ragione, scoperta dai fratelli, fu uccisa, insieme al suo amante e tutore. E ancora oggi, il suo spirito vaga inquieto per le stanze del castello.

Valsinni

  • Il paese fantasma

Chiudiamo questa carrellata con la "visita" ad una vera e propria città fantasma . Si tratta di Craco , a 50 km da Matera. Il centro è del tutto abbandonato, a partire dal 1963, a causa di una frana . L'aspetto spettrale ha contribuito, tuttavia, a renderlo una metà turistica molto ricercata e un ambito set cinematografico . Qui sono state girate scene di " Cristo si è fermato ad Eboli " di Francesco Rosi e il finale di " The Passion " di Mel Gibson .

Craco

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Città Fantasma di Craco Craco, Matera, Basilicata

A causa di una frana di vaste proporzioni, nel 1963 Craco iniziò ad essere evacuata e parte degli abitanti si trasferì a valle, in località "Craco Peschiera". Allora il centro contava quasi 2000 abitanti. La frana che ha obbligato la popolazione ad abbandonare le proprie case sembra essere stata provocata da lavori di infrastrutturazione, fogne e reti idriche, a servizio dell'abitato. Nel 1972 un'alluvione peggiorò ulteriormente la situazione, impedendo un'eventuale ripopolazione del centro storico e dopo il terremoto del 1980 Craco vecchia venne completamente abbandonata. Craco è rimasta intatta, trasformandosi in un paese fantasma. Nel 2010, il borgo è entrato nella lista dei monumenti da salvaguardare redatta dalla World Monuments Fund. Il comune ha organizzato delle visite guidate: - Ritiro di una Craco Card Daily da € 10,00 a persona che consente di visitare le antiche rovine della città, con l'accompagnamento della nostra guida. (durata della visita: 1 ora - Ritiro di una Craco Card Daily da € 15,00 a persona che consente di visitare le antiche rovine della città ed anche il monastero di s. Pietro e relativo m.e.c. (Museo Emozionale di Craco) con l'accompagnamento della nostra guida. (durata della visita: 2 ore). supplementi: € 5,00 per visita in inglese - € 10,00 per visita in Giapponese - solo visita al (M.E.C.) € 10,00 per 2 persone. Craco è stato il set di diversi film, tra i più famosi "Cristo si è fermato ad Eboli" di F.Rosi (alcune scene)l e la scena finale di "The Passion" di M. Gibson.

Città Fantasma di Craco

  • 10-15€ - Leggere descrizione per info
  • dove si trova
  • C.da Monastero, Craco (MT)
  • 329 5697588
  • Sito web: www.cracomuseum.eu
  • email: [email protected]

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città fantasma matera

Nonni Avventura

La città fantasma di craco in basilicata.

Città fantasma di Craco

Visitare Craco, la città fantasma della Basilicata è una esperienza veramente da brivido, e che bisogna assolutamente fare almeno una volta nella vita.

Oltre alla sua triste ma interessante storia, il villaggio abbandonato offre dei panorami davvero suggestivi , arroccato com’è tra le dolci colline lucane.

Craco città fantasma

Come arrivare a Craco da Matera

Craco dista circa 53 chilometri da Matera , il capoluogo di provincia della Basilicata, ed è raggiungibile in circa 50 minuti percorrendo la Strada Statale 7.

Se non siete muniti di auto propria, potete scegliere tra un taxi o un’auto a noleggio. L’altra alternativa, infatti, è il pullman della linea 342; ma lo spostamento dura un’eternità, visto che l’ autobus impiega circa due ore e un quarto per raggiungere la destinazione.

Edifici diroccati a Craco

Craco: consigli per visitare la città fantasma

Il primo consiglio che mi sento di darvi è di prenotare la vostra visita in anticipo. Infatti il Parco Museale Scenografico di Craco può essere visitato solo ed esclusivamente con una guida , pertanto non potete semplicemente arrivare lì e gironzolare tra le rovine da soli.

Per questo motivo, vi conviene telefonare direttamente ai numeri che trovate sul sito ufficiale di Craco. Oltre alla prenotazione, vi daranno anche informazioni per gli orari.

Il prezzo del biglietto di ingresso è di 15 euro a persona , insieme riceverete la Craco Card ; essa vi permette di visitare anche il Museo Emozionale di Craco e il Monastero di San Pietro.

Il biglietto si acquista alla reception, che dista poche centinaia di metri dal paese, poi bisogna seguire le indicazioni che portano alla parte scenografica di Craco.

La città fantasma di Craco

La città fantasma di Craco si visita in gruppo ; al momento in cui varcherete il cancello di ingresso, vi verranno forniti una retina ed un caschetto anti infortuni : un bel giallo canarino per gli adulti e viola per i bambini.

Durante la visita, dovrete seguire la guida e restare in gruppo; infatti non è consentito passeggiare da soli tra i ruderi e tanto meno entrare negli edifici che sono pericolanti e quindi pericolosi.

Infine, a metà del percorso, incontrerete degli asinelli ; sono molto carini, ma è meglio non avvicinarsi perchè potrebbero infastidirvi e perfino mordere.

Proprio prima dell’ingresso, troverete un chiosco dove potrete acquistare delle bevande, ma ahimè non ci sono toilette pubbliche nei paraggi.

Asinelli a Craco, la città fantasma

La storia di Craco, la città fantasma

La storia di Craco, la città fantasma ha origini lontanissime nel tempo; sembra che la sua fondazione risalga al 1060 e il suo nome originale era Graculum , cioè “piccolo campo arato”.

Il borgo antico viene costruito intorno al 1154, un piccolo nucleo di abitazioni che circondava la torre normanna che domina il villaggio. Successivamente, il paese ebbe un ruolo militare molto importante durante la dominazione di Federico II. In seguito, intorno al 1276, divenne una sede universitaria.

Fu interessata dal fenomeno del brigantaggio nel periodo napoleonico e dopo l’unità d’Italia; nel 1861, un gruppo di briganti fu fucilato davanti alla chiesa di Craco.

Ma la storia più recente è più famosa di Craco inizia nel dicembre del 1962, quando una frana cominciò a provocare danni e profonde lesioni agli edifici, rendendoli pericolosi. La situazione peggiorò al punto da rendere necessario l’abbandono del paese, i cui abitanti furono costretti a lasciare le loro case e a trasferirsi a Craco Peschiera.

La frana era probabilmente inevitabile, vista la collocazione del paese su un terreno argilloso; in realtà, la lenta azione distruttiva della frana era già iniziata da qualche anno, ma i suoi effetti si aggravarono a causa degli interventi operati per creare delle infrastrutture a servizio del paese.

Città fantasma di Craco

Cosa vedere a Craco

La città fantasma di Craco vi affascinerà a prima vista, e una volta superato il cancello ed iniziata la visita, sarete completamente soggiogati dalla sua atmosfera.

Ma quali sono le tappe più importanti? Le guide sono estremamente preparate e sapranno indicarvi le tappe più importanti, oltre ad illustrarvi la storia del villaggio e del suo abbandono. In ogni caso ecco una breve lista delle cose che vedrete.

Inizierete con il percorrere quello che era il corso principale di Craco; farete poi una sosta in quella che una volta era la piazza principale (per intenderci, quella che oggi è abitata dagli asinelli!) prima di avventurarvi all’interno del borgo antico.

Sono quattro i palazzi nobiliari che si incontrano durante il tour: Palazzo Maronna, Palazzo Grossi, Palazzo Carbone e Palazzo Simonetti.

Craco fantastica

L’edificio più famoso, e probabilmente quello meglio conservato, è il “ Torrione “, che domina il borgo e la valle. Lo si intravede anche da lontano, con la sua inconfondibile forma quadrata.

Una curiosità: quando le visite erano libere, molti turisti avventati avevano lasciato traccia del loro passaggio sporcando i muri con scritte vandaliche. I muri sono stati ripuliti, ma una scritta ancora rimane: dice semplicemente “ fantastico “, ed è stato deciso di lasciarla perchè è la testimonianza dell’apprezzamento di un visitatore.

Potete vedere questa scritta anche in alcuni dei tanti film che sono stati girati a Craco.

La città fantasma di Craco

Films girati a Craco

Sono molti i registi che hanno scelto Craco come ambientazione per i loro films. In effetti il posto si presta moltissimo, non solo per la presenza degli edifici diroccati, ma anche per i brulli panorami e i calanchi che circondano il villaggio. Per questo motivo, Craco è diventato una sorta di set a cielo aperto .

I titoli più famosi sono: 1) La lupa  diAlberto Lattuada 2) Cristo si è fermato a Eboli  di Francesco Rosi 3) King David  di Bruce Beresford 4) Sole anche di notte  dei fratelli Taviani 5) Terra bruciata  di Fabio Segatori 6) Nativity  di Catherine Hardwicke 7) La passione di Cristo  di Mel Gibson 8) Nine Poems in Basilicata  di Antonello Faretta 9) Agente 007 – Quantum of Solace , di Marc Forster 10) Basilicata coast to coast , di Rocco Papaleo

Tramonto a Craco

Riconoscimenti

A partire dal 2010, Craco è stata inserita nella Watch List del World Monuments Fund , la lista dei monumenti più belli del mondo che devono essere assolutamente salvati dalla decadenza.

E questa iniziativa ci trova assolutamente d’accordo, visto che questo villaggio fantasma è un vero gioiello architettonico, e quello che ne resta deve essere tenuto in vita affinchè molti altri visitatori possano goderne.

Edifici diroccati a Craco

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45 Comments to La città fantasma di Craco in Basilicata

[…] Craco è indubbiamente uno dei luoghi di maggior interesse da vedere in Basilicata. Questo è il racconto di Teresa, di Nonni Avventura. […]

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Dovevo fare un bel giretto in Basilicata a novembre… Purtroppo, per ovvie ragioni, ho dovuto rimandare, ma spero di poterci andare presto, passando chiaramente da Craco!

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Quest’anno molti dei nostri progetti stanno andando in fumo a causa del Covid, che rabbia! Ma speriamo di poterci rifare al più presto!

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Le città fantasma hanno quel fascino che mi attrae subito. Non sapevo di questo borgo a qualche chilometro da Matera ma hai dato le informazioni utili su come arrivarci e procurarsi il biglietto per la visita guidata. In un eventuale on the road in Basilicata, farò in modo di fare il tour guidato.

Craco purtroppo è una cittadina poco conosciuta e sottovalutata; ma sono certa che anche tu te ne innamorerai, una volta che l’avrai visitata!

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Articolo stupendo e ricco di dettagli! Mi avete fatto scoprire molte cose che non sapevo su Craco e spero di poterla visitare presto!

Ti auguro di riuscire a visitarla al più presto, è davvero un posto suggestivo!

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Sono da poco ritornata dalla Basilicata e Craco era uno dei luoghi che più aspettavo con entusiasmo di visitare. Purtroppo per un vile attacco della malavita non è stato possibile visitarlo dal momento che hanno dato fuoco ad uno dei tunnel che rendevano sicura la visita. Siamo riusciti solo ad ammirarla da fuori con tutto il suo fascino al tramonto, ci è piaciuta così tanto che torneremo senz’altro per visitarla!

Ho letto dell’incidente e ne sono rimasta molto dispiaciuta; è un vero peccato tentare di distruggere un posto così bello; io mi auguro che i danni non siano stati tanti e che riaprano Craco al pubblico prima possibile!

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Non sono mai stata in Basilicata, ma ho cominciato a farci un pensierino quando ho visto il film Basilicata Coast to Coast di Papaleo. Ora mi è venuta voglia di vedere Cracco e di rivedere il film. 😉

Anche io ho rivisto il film non appena tornata a casa; però Craco va vista di persona, altrimenti non rende!

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Non c’è nulla di più affascinante dei borghi disabitati! Mi piacciono moltissimo perchè nelle strade respiri il passato senza contaminazioni. Non conoscevo questo villaggio e sicuramente lo visiterò quando sarò da quelle parti.

Sono d’accordo con te, questi villaggi abbandonati hanno una atmosfera forse un pò triste e inquietante, ma sicuramente affascinante!

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Grazie mille per le info utili. Mi hai chiarito le idee in vista della visita che farò a breve a Craco.

Sono sicura che Craco ti piacerà moltissimo, io ne sono rimasta davvero affascinata!

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Non ne ho mai sentito parlare e sarebbe molto interessante visitarla. Potrebbe essere una visita da fare insieme a quella dei Sassi di Matera

Se sei a Matera, fai presto ad arrivare a Craco, anche perchè la visita non dura tantissimo. Potrebbe essere una buona opportunità!

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Complimenti per l’interessante ed esauriente articolo. Le città di questo tipo e la loro storia mi affascinano e trovo che sia importante riuscire a visitarle almeno una volta. Mi sono segnata tutto per quando organizzeremo un tour in Basilicata. Noi abbiamo visitato quella di Oradour sur Glane in Francia, diventata fantasma per altri motivi ma anch’essa da pelle d’oca.

Io ho proprio una fissa per le città fantasma, ne avevo già visitate altre in giro per il mondo, ma quella di Craco mi è piaciuta davvero un casino!

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Devo dire che sono molto affascinanta dai borghi fantasma. Di Craco ne ho sentito parlare molte volte, devo proprio andare a fare un giro da quelle parti per scoprirlo di persona.

Direi proprio di si; leggere di Craco o vederne le foto non è assolutamente la stessa cosa che visitarlo di persona!

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Davvero bellissimo ed emozionante questo paese abbandonato. Incredibile poter passeggiare tra i palazzi nobiliari completamente deserti e immaginare la vita che ci è passata. Complimenti per le foto davvero meravigliose e complimenti per aver parlato di questo posto così vicino a Matera, di ci si parla tanto, e così poco “pubblicizzato”

In effetti anche la guida ci diceva che purtroppo è un sito poco pubblicizzato e sottovalutato; merita sicuramente una visita!

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Una visita davvero molto interessante! Non conoscevo assolutamente Craco (e per la verità non sono proprio mai stata in Basilicata) ma mi hai fatto venire una gran voglia di visitare quelle zone

Anche io non sono proprio una esperta di Basilicata, ma ho visitato Matera qualche anno fa e Craco lo scorso agosto: è una regione che merita veramente. Io la consiglio caldamente a tutti!

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Ho letto molto volentieri questo articolo perchè è mia intenzione visitare la zona in autunno. Tanti spunti utili come sempre sul vostro blog.

Grazie mille, sono sicura che Craco ti piacerà tanto perchè è un posto davvero particolare!

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Ci sono stata anche io ad Agosto, ma non ho visto nessun asinello, che peccato! Ad ogni modo mi ha davvero impressionato questo posto e mi ha lasciato anche un po’ di amaro in bocca.

Strano che tu non abbia visto gli asinelli; in ogni caso Craco è bellissima, malgrado (o forse a causa) della sua storia triste!

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Non conoscevo questa città fantasma ed è veramente interessante! Non pensavo fossero stati girati tutti quei film… però effettivamente il paesaggio lo permette perché è davvero suggestivo. Da vedere😉

Peccato che in questi giorni il sito sia chiuso al pubblico a causa di un incendio di sospetta natura dolosa. Io spero che non abbia fatto troppi danni, sarebbe davvero un peccato!

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Non credevo fossero stati girati tutti quei film. Effettivamente lo scenario è davvero suggestivo e la cittadina davvero molto particolare, sia per la sua storia che per i bellissimi edifici.

Craco è bellissima, ma il suo fascino è in gran parte dovuto alla sua collocazione geografica e alla sua storia!

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Ho letto molto volentieri questo articolo perché avevo in mente di passarci quest’estate ma poi non c’è stato il tempo perché la deviazione dal nostro itinerario era consistente…

Peccato che tu non sia riuscita a visitare Craco, ma sono sicura che le occasioni non mancheranno!

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Ho pensato subito ai film, appena aperto l’articolo. Mi è venuto in mente anche un film uscito un paio di anni fa con Sergio Rubini, “Il bene mio”, in cui il protagonista vive isolato in un borgo fantasma molto simile, anzi pensavo fosse questo. Sono dovuta andare a controllare. Farei molto volentieri una visita qui!

E’ un posto davvero molto particolare, si presta davvero a diventare lo scenario di un film; se appena ne hai la possibilità, facci un salto!

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Non sono mai stata in Basilicata, ma quando finalmente riuscirò a spuntare anche questa regione dalla mia lista, direi che Craco sarà una tappa d’obbligo!

In effetti è uno dei must di qualunque viaggio in Basilicata; io ne avevo sentito tanto parlare, ma davvero non mi ha delusa!

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Non la conoscevo interessante, ho visto però Bodie e Bussana Vecchia per cui se capiterò in Basilicata non mancherò la visita. Grazie!

In effetti, Craco sta diventando sempre più famosa, ma ci sono ancora parecchie persone che non ne hanno mai sentito parlare!

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Questo luogo sembra davvero affascinante. Non ne ero a conoscenza e non sapevo che La Passione di Cristo fosse stato girato a Craco. Un articolo molto dettagliato e con tutte le informazioni necessarie per una prossima vacanza.

Lieta di sapere che l’articolo ti piace, è un posto veramente incredibile che ho scoperto per caso questa estate. Da visitare assolutamente!

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Articolo molto interessante, viene voglia di visitarla.

Grazie mille per il commento; Craco è una piccola meraviglia ancora non abbastanza valutata ma che merita senza dubbio una visita!

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Craco: la città fantasma vicino Matera

Craco, a pochi chilometri da matera, è una città fantasma diventata una suggestiva meta turistica per coloro che si trovano in basilicata..

A poco più di 50 Km da Matera , fra l’Appennino Lucano e il Mar Ionio, si trova Craco la città fantasma della Basilicata.

Tanto suggestiva quanto spettrale!

Le prime tracce della città risalgono al VII secolo a.C. , è probabile che fosse luogo di riparo per i coloni greci di Metaponto quando si trasferirono in quelle zone per sfuggire ad un’epidemia di malaria.

Successivamente fu insediamento bizantino e nel X secolo alcuni monaci iniziarono un’attività agricola favorendo anche l’aggregamento urbano.

La prima testimonianza del nome della città si ha nel 1060 , quando il territorio fu sottoposto all’autorità dell’ Arcivescovo Arnaldo di Tricarico che chiamò il territorio Graculum , ovvero piccolo campo arato .

Si fa risalire al periodo tra il 1154 e il 1168 la struttura del borgo antico con le sue case arroccate intorno al torrione quadrato che domina sul centro.

Nel periodo in cui regnava Federico II di Svevia , Craco divenne un centro strategico-militare perché il famoso torrione dominava la valle dei due fiumi, Cavone e Agri, via privilegiata per chi tentava di penetrare l’interno.

L’abbandono della città:

A partire dagli anni ’60 piano piano Craco ha iniziato a svuotarsi a seguito di una frana che l’ha resa la città fantasma che conosciamo oggi.

La frana ebbe effetti devastanti, oltre a distruggere gran parte del borgo provocò danni alle reti fognarie ed idriche. Gli abitanti si spostarono a Craco Peschiera perché era diventato troppo pericoloso vivere nella città vecchia.

La città fantasma oggi è un insieme di case in rovina ma di una bellezza suggestiva che attira sempre più spesso turisti affascinati da questo cumulo di case dove la natura piano piano ha preso il sopravvento.

Visitare Craco:

Per poter visitare il borgo fantasma è necessario un permesso sottoforma di card fornita dall’amministrazione, la Craco Card .

Vengono organizzate visite di gruppo che iniziano in corrispondenza del cancello all’ingresso del borgo . I visitatori dovranno necessariamente indossare un elmetto protettivo, che verrà fornito in loco, e dovranno seguire attentamente la guida lungo tutto il percorso che è stato messo in sicurezza per poter rendere Craco visitabile.

Cosa vedere a Craco:

Una volta arrivati a Craco Vecchia , dal corso principale si può accedere alla città fantasma. Durante il corso della visita sarà possibile vedere quel che resta di bellissimi palazzi nobiliari intorno ai quali si era sviluppato l’intero borgo.

Fra i tanti, Palazzo Grossi vicino la Chiesa Madre o Palazzo Carbone uno storico palazzo del ‘400.

Impossibile non citare il famoso Torrione che domina su Craco sin dai suoi albori.

Certamente visitando Craco si può godere di un paesaggio mozzafiato sulle sconfinate praterie e sui calanchi tipici della zona. La città vanta un paesaggio veramente suggestivo!

Passeggiare per Craco significa immergersi in un luogo ricco di storia dove il tempo si è fermato.

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Craco Vecchia, la città fantasma in Basilicata

città fantasma matera

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Craco Vecchia, la città fantasma in Basilicata, domina la provincia di Matera dall’alto di una collina spezzata, che ha costretto per questo gli abitanti alla fuga ma che oggi attira, per bellezza, turisti da ogni luogo.

Craco Vecchia oggi brilla di luce riflessa, grazie al turismo di interesse storico artistico che porta molta gente per le sue strade in ogni stagione. Craco Vecchia è ormai una meta fissa per chi vuole visitare la Basilicata . Ma per molti secoli Craco Vecchio è stato un faro luminoso per tutta la Lucania, con una storia davvero ricca di eventi e di riconoscimenti prestigiosi. Il motivo per cui questo faro, infine, si è “spento” è una frana.  Negli anni Sessanta del secolo scorso, alcuni lavori di scavo per le fognature causarono dei crolli da cui prese il via lo smottamento del terreno sottostante. Le forti piogge degli anni seguenti peggiorarono la situazione e nel 1972 iniziò lo spopolamento.

All’alba degli anni Ottanta, Craco era già un paese fantasma. La costruzione del nuovo centro, poco più a valle (Craco Peschiera), fece sì che il borgo venisse ribattezzato “ Craco Vecchia” . E ci sono voluti quasi quarant’anni per restituirgli l’antica “magia”. Adesso questo luogo affascinante rientra in una serie di percorsi turistici che mirano a valorizzarlo nonostante le sue condizioni siano ancora cadenti. Insieme a Craco rinasce, turisticamente, anche il suo territorio.

Visitare Craco Vecchia

Si può raggiungere Craco Vecchia Basisicata dopo aver visto le meraviglie di Matera . Il borgo sarà infatti il completamento della bellezza medievale lucana alla quale vi avranno abituati i “Sassi”. Matera dista circa un’ora da Craco, e il percorso che collega i due centri passa dalla Riserva Naturale di San Giuliano con l’omonimo lago.

Partendo dalla costa jonica, invece, attraverserete i deliziosi borghi marinari di Policoro e Scanzano. Poi risalirete verso le colline argillose (i “calanchi”) circondate da sentieri immersi in una natura selvaggia. Su tutti, all’improvviso, appare Craco, la città fantasma della Basilicata!

Altri percorsi formano invece il Parco Museale Scenografico di Craco, una sorta di itinerario a cielo aperto che comprende il paese e i suoi immediati dintorni. Si visiteranno chiese, conventi ma anche antichi palazzi e angoli usati per anni come set cinematografici (per citare qualche titolo: Cristo si è fermato a Eboli, King David, Basilicata Coast To Coast, Terra Bruciata, Ninfa Plebea ma anche alcune scene di The Passion diretto da Mel Gibson).

Cosa vedere nella città fantasma di Craco Vecchia

Craco Matera inizia ad esistere durante l’epoca Bizantina , quando alcuni monaci vi stabiliscono il primo convento. Diventa sempre più importante man mano che la potenza dei vescovi e degli abati  concentra sul posto l’interesse dei principi Normanni. Il Medioevo è per questo paese un periodo d’oro che si conclude intorno al XVI secolo quando il feudo inizia a passare di famiglia in famiglia. La fama di Craco si riaccende nel XIX secolo, per via dei moti rivoluzionari prima e delle scorrerie dei briganti – Carmine Crocco su tutti – nel post Unità d’Italia.

Craco fu città signorile, sede universitaria, roccaforte di difesa … una lunga storia che oggi si può leggere ancora nei suoi palazzi ormai vuoti. A Craco Vecchia si viene per vedere Craco stessa . Il paese è un immenso monumento. Passeggiando per le sue vie si possono ammirare, nello specifico: Palazzo Maronna, Palazzo Grossi, Palazzo Carbone e Palazzo Simonetti. Sono i nuclei delle grandi famiglie che – unificandosi nel XIII secolo – crearono proprio il centro abitato come lo si vede oggi.

Il più bello è Palazzo Grossi: il suo portale, le volte decorate, le ringhiere in ferro battuto testimoniano la ricchezza dei proprietari del tempo. Molto belli gli ingressi monumentali dei palazzi Maronna e Carbone. Il cosiddetto Castello di Craco è in realtà il torrione normanno che domina il paese e che fu inglobato, nell’Ottocento, al palazzo Maronna. Famosa per essere stata la prigione dei nemici di Federico II, in realtà la torre esisteva da prima dell’anno Mille anche se nessuna data certa è ad oggi conosciuta. Tra le rovine delle chiese di Craco, le più belle sono: Santi Pietro e Paolo (XVII secolo), Madonna della Stella, San Nicola e – fuori paese – la cinquecentesca Sant’Eligio.

I sapori lucani e la trattoria fantasma

I percorsi di Craco paese fantasma, in autunno più che mai, sono un piacere – anche gastronomico – da scoprire! Se il borgo storico è abbandonato, nelle frazioni che oggi ospitano il comune moderno le trattorie lavorano per rendere felici i turisti! Da provare: i cardi cacio e uova, le orecchiette fatte in casa con qualsiasi condimento (ma con le cime di rapa si indovina sempre!). E ancora, gli “strascinati” al ragù e per dolce calzoncelli e cartellate.

A proposito di trattorie, anche se ormai non esiste più andate a cercare la memoria storica della trattoria di Contrada Canzoniere . Narra la leggenda che la proprietaria fosse talmente bella da incantare gli uomini, i quali finivano prima nel suo letto e poi … per magia … nei piatti di portata trasformati  in varie pietanze!

Craco Vecchia, informazioni utili per la visita

Prima di effettuare qualsiasi visita a Craco Vecchia, con guida o meno, dovete fornirvi della cosiddetta “Craco Card”. In realtà si tratta di una dichiarazione rilasciata al comune in cui firmate consapevoli che il percorso è rischioso e che userete tutte le misure di sicurezza imposte dal buonsenso. Gli elmetti protettivi sono praticamente obbligatori.

Per arrivare a Craco: autostrada A3, uscendo a Sicignano si prende la direzione verso Potenza per poi seguire le indicazioni E847 Pisticci Scalo e SS176 fino a Craco Peschiera. Se siete già a Matera, potete raggiungere Craco in meno di un’ora, via Statale 7. Chi arriva in treno scenderà a Pisticci per proseguire poi con bus regionali. L’aeroporto più vicino è Bari.

Gli alloggi più vicini si trovano a 5, 8 o 10 km da Craco Vecchia. Si tratta per lo più di ampi e comodi agriturismi ( Casa Adriana, Casa Virò, Hotel degli Ulivi, Le Antiche Vie ). Un hotel molto rinomato è Palazzo Margherita ma si trova a 21 km dal paese.

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Giuseppe Vitagliano

La città fantasma Alianello: la ghost town della Basilicata

Immagina di camminare tra le strade di una città abbandonata , dove il tempo sembra essersi fermato. La quiete è interrotta solo dal rumore del vento che fa sbattere le persiane di case vuote. Questo è Alianello , la città fantasma della Basilicata , in provincia di Matera, distrutta dal terremoto dell’Irpinia nel 1980 .

Se sei un appassionato di Urbex, fotografare borghi fantasma come questo è imperdibile: una ottima ed economica macchina fotografica ti aiutano di certo a portare a casa il meglio da questi luoghi. In questo momento c’è una super offerta Amazon per la Canon EOS 2000D : qui puoi trovare la mia recensione sulla Canon EOS 2000D e qui il link per acquistarla !

Come accedere a Alianello

Accedere ad Alianello è vietato dal divieto di accesso imposto dal Comune di Aliano, anche se qui c’è ancora un unica persona che quotidianamente va in città per sfamare le sue galline e “passare un po’ di tempo”. Si chiama Vincenzo ed è l’unico residente rimasto dal 1976 al 1980, quando la città venne dichiarata inagibile e poi definitivamente abbandonata solo nel 2000.

Come si presenta la ghost town di Alianello

Camminare tra le case abbandonate di Alianello è come fare un viaggio nel tempo . C’è ancora traccia di vecchi oggetti che raccontano storie del passato : passeggini, sedie, abiti, bottiglie di conserve e liquori, telefonini del 1988, e così via. Tuttavia, Alianello non è così spaventosa come altre città fantasma. I residenti hanno dovuto abbandonare il loro luogo di origine a malincuore, e ricordano Alianello con una nostalgia affettuosa.

Andare ad Alianello, borgo del Comune di Aliano, è rischioso perché molti edifici sono in una condizione davvero precaria, come molti altri paesi abbandonati e città fantasma in Basilicata e nel resto d’Italia.

Quando fu dato l’ordine di evacuazione, questo venne ignorato da circa la metà degli abitanti, che non volevano spostarsi nei prefabbricati costruiti a pochi chilometri di distanza. Dal 1980, però, il Comune di Aliano non ha più fornito servizi essenziali, e uno per uno, quindi, anche i più fedeli hanno dovuto arrendersi.

Camminando tra le case abbandonate di Alianello, si riesce ancora ad immaginare la vita che si svolgeva qui una volta. Una impiegata del Comune di Aliano che ha vissuto in città fino all’età di 14 anni afferma che fino al 1978 non c’era una linea telefonica, l’unico modo per chiamare parenti o figli emigrati era la cabina telefonica nel villaggio. Alcune case non avevano acqua corrente. Si potevano però trovare un negozio di alimentari, un minimarket, un macellaio, un tabaccaio e una cartoleria.

Chiusi gli occhi, la mente può ancora evocare i rumori e i profumi di Alianello , la città fantasma che prima era un paese dove regnavano allegria e tranquillità. Anche se ormai Alianello sembra destinata a rimanere abbandonata per sempre, la storia e la memoria delle persone che la abitavano continuano a sopravvivere, come una traccia indelebile della vita passata.

Se sei appassionato di urbex, non perderti Alianello, la città fantasma della Basilicata, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove il fascino del mistero e del passato ti avvolgono.

Qui potete trovare un bel video dal canale YouTube del gruppo “ Gruppo Ricerca Paranormale Taranto (GR.I.P.TA) ” sul paese fantasma di Alianello:

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città fantasma matera

CRACO “LA CITTÀ FANTASMA”

  • Partenza con navetta privata da Matera per Craco, una vera e propria città fantasma, un luogo dove il tempo si è fermato.
  • Dopo aver indossato il caschetto di protezione, vi aspetterà una vera e propria esperienza , un viaggio in un luogo unico avvolto da un silenzio surreale che si riverbera nella suggestione degli assolati calanchi. Vi incamminerete lungo un viale in pietra dove potrete osservare le abitazioni abbandonate, i resti del cinema e del campanile della chiesa Madre .
  • In cima al paese abbandonato si trova una piccola piazza dove si concentrano i simboli del potere di un tempo: il signorile Palazzo Grossi e l’ingresso della Chiesa Madre , dedicata a S. Nicola Vescovo e dove potrete osservare ciò che rimane di questa bellissima chiesa.
  • La visita prosegue con la Torre Normanna (circa 1040 d.C.) da dove è possibile ammirare le sconfinate praterie della Basilicata e i famosi calanchi, silenziosi guardiani.
  • Alla fine di questa visita, vi renderete conto di quanto Craco sia un capolavoro dipinto dalla natura, incorniciato in un abitato particolare che è diventato un set cinematografico per vari film.
  • Dopo la visita, rientro a Matera.

TIPOLOGIA DEL TOUR: HALF DAY PARTENZA TUTTI I GIORNI SU PRENOTAZIONE 48H PRIMA DELLA DATA PRESCELTA CONDIZIONI:   Numero di partecipanti min. 4 max. 20. Per gruppi superiori a 20, contattarci su whatsapp o compilando il form. ORARIO DI PARTENZA: 9:00 da Matera ORARIO DI RIENTRO: 13:30 a Matera PUNTO D’INCONTRO: Sede di Info Matera 15 minuti prima della partenza – Piazza Vittorio Veneto, 39 ATTREZZATURA: abbigliamento e scarpe comode, bottiglietta d’acqua, mascherina obbligatoria, cellulare o macchina fotografica per immortalare scorci e panorami mozzafiato. COSTO PER PERSONA ADULTA: € 35,00 – Ridotto under 12: € 15,00 – bambini under 3: GRATUITO LA QUOTA COMPRENDE: trasferimento con navetta privata Ncc per e da Craco, percorso esperienziale di Craco vecchia, guida autorizzata della Regione.

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I TOUR VANNO PRENOTATI CON ALMENO 48 ORE DI ANTICIPO ALTRIMENTI NON SARANNO GARANTITI GIORNO E ORARIO RICHIESTI

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Adulti: Persone adulte 35€ (CON 20% DI SCONTO)

Bambini e ragazzi: Da 4 a 11 anni 15€ (CON 20% DI SCONTO)

Bambini piccoli: Da 0 a 3 anni (GRATUITO)

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Italoblog » Idee di viaggio » Scopri le 11 città fantasma più suggestive d’Italia: quali sono e dove si trovano

Scopri le 11 città fantasma più suggestive d’Italia: quali sono e dove si trovano

città fantasma matera

Tra il mare e le montagne ci sono borghi dimenticati che meritano una visita. Ma dove si trovano questi borghi abbandonati? Andiamo alla scoperta delle 11 città fantasma più belle d’Italia.

Città fantasma in Italia: quali sono e dove si trovano

I borghi abbandonati in Italia sono tantissimi: calamità, epidemie, migrazioni e, a volte, anche credenze popolari hanno portato la popolazione di questi piccoli centri a spostarsi. Eccone alcuni.

Oggi sono solo un ammasso di ruderi, magari famoso per essere stato un set cinematografico, ma un tempo si trattava di centri abitati pieni di vita. La migrazione verso centri più grandi, eventi calamitosi come terremoti o pestilenze hanno costretto i loro abitanti a spostarsi. Le città fantasma in Italia sono molte, tutte con un fascino particolare: ecco gli 11 borghi abbandonati dislocati lungo lo stivale raggiungibili anche in treno.

Qui di seguito le undici città fantasma più suggestive d’Italia:

Monterano Antica – Roma – Lazio 

Monterano, conosciuta come Antica Monterano o Monterano Vecchia è una città fantasma della provincia di Roma, nel territorio di Canale Monterano. Questa ghost town un borgo fatto di rovine, un angolo nascosto e senza tempo incastonato tra i Monti della Tolfa e il Lago di Bracciano. Questi stessi resti medievali , in un territorio consacrato prima dagli Etruschi per poi arrivare ad essere sotto il controllo dell’antica Roma, comunicano al cuore del visitatore che li osserva l’antico e fasto splendore di un tempo che non c’è più. E’ un luogo suggestivo, poetico e romantico di giorno e spettrale e cupo di notte. Si possono osservare i sepolcri etruschi alle pendici del colle, i ruderi della cattedrale di Santa Maria Assunta ,  la Statua del Leone alla sommità della Fontana Capricciosa, la chiesa di San Rocco e i vecchi caseggiati a lungo abbandonati a se stessi dove la natura ha preso il sopravvento. 

La grandiosità del borgo e l’eco di un ricco passato infonde malinconia ma anche stupore a un attento visitatore, complice anche il fatto che questo paese, negli anni d’oro del secolo scorso, ha ospitato riprese di celebri capolavori cinematografici . Come non ricordare il colossal “ Ben-Hur ” di William Wyler del 1959, il meraviglioso “ Brancaleone e le crociate ” di Mario Monicelli nel 1970 e ancora lo splendido “ Il marchese del Grillo ” sempre di Mario Monicelli del 1980. Visitare oggi questo paese è un’esperienza singolare che ti sorprende e ti meraviglia. Non perderti la visita in questa città fantasma ma non morta, vicino Roma, perché entro i suoi confini si respira ancora il fascino di un tempo. Scopri gli orari e le promozioni sui biglietti del treno per Roma offerti da Italo. La Capitale è collegata con tutta Italia grazie a 64 collegamenti al giorno!

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Canate di Marsiglia – Davagna – Genova 

Canate di Marsiglia, è un borgo fantasma molto più vicino a Genova di quanto si pensi, nel Comune di Davagna. Il borgo, di origine medievale risale al XII secolo è incastonato tra le aspre vette dei Monti Alpesisa e del Monte Lago ad una altitudine compresa tra i 537 ed i 555 metri sopra il livello del mare. Canate si è lentamente spopolato tra il 1950 e il 1960 durante gli anni del boom economico a causa della mancanza di una strada carrabile che arrivava fino al paese più vicino: Marsiglia, fino a diventare una sorta di località fantasma. Nel 1951 contava ancora 96 residenti. In questa piccolissima frazione di Marsiglia nel Comune di Davagna, è stata costruita una delle case più belle dell’intero paese, dotata di tetto a quattro falde, marcapiani e persiane. La tipologia delle case di questo antico borgo salta agli occhi del visitatore più attento, che, rispetto ad altri piccoli agglomerati simili, nota delle caratteristiche non proprio tipiche delle case contadine e povere. Molte case hanno piccoli terrazzini dotati di belle ringhiere in ferro lavorato e scale esterne con scalini rivestiti in ardesia e tetti con tegole in laterizio tipiche marsigliesi . 

Nel 1930 venne portata anche la luce elettrica e tutte le abitazioni furono dotate di un proprio impianto elettrico. Anche le stradine che attraversano il piccolo borgo erano dotate di pubblica illuminazione, come testimoniano ancora i resti di alcuni punti luce. Oggi in questa sperduta frazione sono rimaste in piedi un gruppo di casette in pietra dove si trovano ancora botti di legno, torchi e damigiane, segno di una coltivazione della vite. In questo borgo risiede solo un signore con i suoi animali e si dedica all’agricoltura e alla pastorizia. Nel centro del paese c’è anche una targa che ricorda l’incendio del borgo ad opera delle truppe nazi-fasciste. Ti piacerebbe visitare questo villaggio fantasma alle spalle di Genova? Italo ti porta nel capoluogo ligure con collegamenti da Milano, Roma e Napoli, con 2 servizi quotidiani. Prenota subito il tuo viaggio per arrivare a Genova in treno e scoprire questo posto originale e suggestivo.

Apice Vecchia – Benevento – Campania

Apice vecchia, a soli 12 chilometri da Benevento, è il paese fantasma per eccellenza e per molti il borgo fantasma più affascinante d’Italia . Conosciuta come la Pompei del ‘900 fu fondata nell’antica Roma da Marco Apicio . La fine di questo incantevole borgo campano fu segnata a causa di due violentissime scosse di terremoto del VI e VII grado della scala Mercalli nell’agosto del 1962 che fecero tremare il Sannio e l’Irpinia. Il borgo fu fatto sgomberare da un’ordinanza del Ministero dei Lavori Pubblici ma molti cittadini trasgredirono e restarono nelle loro case. Purtroppo dopo 18 anni dalle ultime scosse la natura del suolo sulla quale è costruito questo borgo, costrinse i pochi abitanti a lasciare definitivamente il paese a causa del violentissimo terremoto dell’Irpinia del 1980 . 

Questo incantevole borgo morto due volte nel 1962 e nel 1980 racchiude in sé tante storie e tracce di vita vissuta che tolgono al visitatore la percezione del tempo. Visitare questi vicoli deserti e silenziosi arrivando alla piazza centrale dominata da un’antica dimora gentilizia, esplorare le botteghe e le case, che conservano ancora intatte le memorie di un passato fatto di piccole cose , dagli oggetti di uso quotidiano dagli arredamenti e alle insegne dei negozi, ti fa respirare un passato immobilizzato , intatto. Una passato che vive in ogni metro quadrato di questo paese, un passato però vandalizzato e razziato nel tempo, logorato da anni e anni di abbandono. Insomma perdersi in questa città fantasma farà riflettere e stupire anche il visitatore meno attento. Cosa aspetti? Sono tanti ogni giorno i treni per Benevento da tutte le principali città italiane. Prenota il tuo viaggio e scopri una delle ghost town più caratteristiche d’Italia! 

San Nicola Imbuti – Lago di Varano – Foggia – Puglia

Da idroscalo a città fantasma. San Nicola Imbuti , sul lago di Varano (Foggia) è stata la base per idrovolanti “Ivo Monti” durante la Prima guerra mondiale, ma la sua storia risale a molti secoli prima. Documenti confermano l’esistenza di un castrum già nel 1058, un insediamento monastico che venne soppresso nel 1750 per volere di Carlo III di Borbone, re di Napoli. A fine ‘800 lo Stato italiano edificò una base militare per idrovolanti che avrebbe dovuto ospitare una scuola di pilotaggio e dove, fino al 1917, stazionavano gli idrovolanti Macchi L3. Nel 1936 le strutture vennero recuperate e fino al 1944 furono sede della Sezione di Idrosoccorso. Oggi, purtroppo, la zona è in completo stato di abbandono.

Per raggiungere il borgo, basta controllare orari e destinazioni per Foggia , quindi è possibile prendere un bus delle linee locali che si dirige verso la zona per poi coprire un ultimo tratto a piedi. 

Pentedattilo – Melito Porto Salvo – Reggio Calabria

Fu lo spaventoso terremoto del 1783 a dare inizio alla migrazione che si concluse nella seconda metà del ‘900 con la fuga dell’ultimo abitante di Penta Daktylos. Il termine greco sta a significare i cinque spuntoni di roccia che emergono dal monte Calvario, proprio come le 5 dita di una mano, dove sorse la rocca e l’annesso castello di cui si hanno notizie già nel VII secolo a.C. Il centro, nel 1686 fu teatro anche di una sanguinosa faida tra famiglie nobiliari che portò alla “strage degli Alberti”. Episodio che nel corso degli anni alimentò anche tante leggende e storie di fantasmi tormentati che, ancora oggi, si aggirerebbero per il borgo.

Pentedattilo è raggiungibile con il treno per Reggio Calabria , quindi occorre prendere un autobus fino a Melito San Paolo e proseguire per l’ultimo tratto a piedi, dove la strada diventa troppo stretta e ripida.

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Romagnano al Monte – Salerno – Campania

Al confine tra Campania e Basilicata, Romagnano al Monte fu abbandonato dopo il sisma del 1980, ma nel corso dei secoli furono molte le sciagure che si abbatterono sulla sua popolazione. Conosciuto come Fundus Romanianus , intorno all’anno 1000 vide la costruzione di un piccolo castello con l’insediamento dei suoi primi abitanti. Il centro storico, oggi ridotto a un ammasso di ruderi, era caratterizzato da tanti scalini, necessari proprio per spostarsi da una parte all’altra del paese. Nel 1656 fu sconvolto da una terribile epidemia di peste, quindi pochi decenni dopo da un forte terremoto. Nei secoli successivi carestie, brigantaggio e ancora terremoti di magnitudo molto alta, portarono la popolazione ad abbandonare il centro. 

Oggi Romagnano al Monte è raggiungibile con il treno per Salerno , da qui è quindi consigliabile l’affitto di un’auto, che dovrà essere lasciata sotto per procedere poi a piedi.

Casa Banditelli – Bologna – Emilia Romagna

Un agglomerato abitato da banditi nel cuore dell’Appennino Emiliano: Casa Banditelli era probabilmente questo, ma del piccolo centro non si hanno molte altre notizie. Si sa soltanto che fu definitivamente abbandonato durante la Seconda guerra mondiale e questo fa di Casa Banditelli, un borgo misterioso e affascinante.

Casa Banditelli è raggiungibile con il treno fino a Bologna , quindi in auto.

Moggessa di Qua e Moggessa di Là – Udine – Friuli Venezia Giulia

La caratteristica di questo borgo è quella di essere tagliato in due dal Rio del Mulin e di avere tante fontane in pietra, simbolo di presenza di tanta acqua, grazie alla quale la natura mostra tutta la sua bellezza. Il percorso per arrivare a queste due frazioni (Moggessa di Qua e Moggessa di Là) è piuttosto impervio, tanto che lungo il sentiero sono visibili lapidi appartenenti a coloro che hanno perso la vita percorrendolo. Si raggiunge prima Moggessa di Qua , quindi, attraversando il fiume, Moggessa di Là . I motivi dell’abbandono sono da ricercare probabilmente nella spontanea migrazione verso la città, anche se oggi alcune case di Moggessa di Qua sono in ristrutturazione.

Morgessa è raggiungibile in treno fino a Udine , quindi in auto e, per l’ultimo tratto, a piedi. 

Luvega – Genova – Liguria

Luvega , in dialetto sta a significare “luogo umido”, anche se, in realtà il paese ha un’esposizione a sud e gode, quindi, di un’ottima illuminazione. Lo spopolamento del piccolo borgo si completò attorno al 1970 e ancora oggi è possibile trovare in alcune case i segni di vita vissuta come pentole, piatti, sedie tavoli e persino stoviglie.

Assiano – Milano – Lombardia

È il tipico esempio dell’abbandono dovuto al richiamo del grande centro. Le origini di Axilianum risalgono forse all’epoca romana, quindi nel corso dei secoli visse sempre all’ombra del vicino centro di Cusago , quindi di Muggiano e di Baggio. Fino all’inizio del 1900, Assiano era un centro di produzione di prodotti agricoli e sede del caseificio Gambini. Col tempo però, attività e popolazione si sono spostate verso Milano.

Assiano è raggiungibile con il treno per Milano quindi con autobus locali o affittando una macchina.

Coindo – Torino – Piemonte

Coindo è divisa in due frazioni chiamate Coindo Superiore e Coindo Inferiore. Il borgo, basato su un’economia prevalentemente agro-pastorale, fu abbandonato subito dopo la Seconda guerra mondiale. Oggi arrivare a Coindo è abbastanza complicato perché non esiste una strada che la collega a Condove o alle frazioni vicine di Laietto e Sigliodo.

Coindo è raggiungibile con l’alta velocità fino a Torino , quindi il consiglio è di affittare una macchina, per concludere l’ultimo tratto a piedi.

Abbiamo scelto di raccontarvi tre città fantasma, ma l’elenco di questi luoghi sperduti e abbandonati è veramente molto lungo. Italo ti porta in ogni parte della Penisola. Consulta gli orari e i biglietti su Italo Treno per ciascuna di queste località, acquista il tuo biglietto Low Cost modificabile e risparmia. Ricorda le super offerte di  Italo Senior  e  Italo Famiglia .  Visita il sito italotreno.it e non perderti neanche una delle bellezze del nostro Paese.

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